Devi sapere che sfruttando l’energia solare attraverso i collettori potrai essere in grado di produrre quell’energia necessaria per riscaldare l’acqua sanitaria o rappresentare quell’aggiunta necessaria che sappia sostenere le caldaie esistenti di nuova generazione per il riscaldamento invernale. Così facendo avrai la possibilità di risparmiare fino al 70% di energia in meno per il riscaldamento dell’acqua sanitaria o addirittura di ridurre il fabbisogno di calore fino al 35%. Quindi quando sei in fase di nuova costruzione o alle prese con un progetto di ristrutturazione dovrai sicuramente considerare questo aspetto in fase di progettazione.
Questa attitudine rappresenta un vero e proprio investimento sia in termini di risparmio energetico che di attenzione all’ambiente, essendo l’utilizzo dei collettori privi di alcuna emissione di anidride carbonica.
Molto semplicemente l’impianto solare è composto da un pannello solare ed un bollitore a funzionamento autonomo. Di contro, si possono trovare anche impianti più complessi in questo caso a circolazione forzata costituiti da più pannelli e da varie tipologie di accumulo. Il primo è indirizzato per fini residenziali. Il secondo per strutture di più grandi dimensioni.
Il suo funzionamento vige su un principio di irraggiamento. Tramite questo è possibile raccogliere l’energia prodotta dal sole facendola convogliare in appositi accumuli. Affinchè si possa poi utlizzare questa energia raccolta e “custodita”, sono necessari dei collettori in grado di catturare i raggi solari che verranno poi convertiti in calore utilizzabile.
Più dettagliatamente, l’energia del sole, passando attraverso i collettori, e avendo un contatto con l’assorbitore, che scaldandosi, trasferisce il calore al fluido termovettore che scorre nei tubi dei pannelli solari.
Con ciò il calore potrà essere poi utilizzato per riscaldare l’acqua presente nel bollitore, e quindi consentire un apporto di calore al riscaldamento o all’acqua calda sanitaria.
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