CHE COS'E'
Quando si ha una problematica di fuoriuscite di liquidi, gas, calore, suono da una qualsiasi superficie che sia domestica, industriale o professionale ciò che viene utilizzato è l’applicazione del silicone sigillante.
Questo può essere reperibile sul mercato sotto una duplice formula che prevede una polimerizzazione per policondensazione di:
- monocomponenti;
- bicomponenti.
Nello specifico i primi sono innescati mediante l’umidità, i secondi da una reazione tra due elementi, ossia: l’idrossipolisilossani con composti organici, gli esteri, appartenenti alla famiglia dell’acido silicico.
LE PRINCIPALI DIFFERENZE
E’ opportuno effettuare una differenza tra il silicone acetico e quello acrilico. Ciò che differenzia i due è che il primo essendo di tipo elastico rilascia odori e non vi è possibilità di poterlo verniciare una volta che si è indurito e deve essere impiegato assolutamente su superfici asciutte, prive di particelle. I secondi invece vista una loro composizione, sono utilizzabili, differentemente, su superfici porose, mentre è sconsigliabile utilizzarlo su ristagni di acqua e metalli di natura liscia. Una volta che si è indurito potrà essere verniciato.
Affinché si possa avere una corretta applicazione del sigillante che esso sia acetico o acrilico, si rende necessario pulire accuratamente la superficie di applicazione, in modo da evitare che qualsiasi detrito possa compromettere la buona uscita del prodotto nel tempo. Tempo che negli anni sarà comunque causa di deterioramento, meno elasticità del sigillante, rendendolo quindi meno efficace.
DOVE APPLICARE
Un ulteriore differenza tra le due tipologie di sigillanti è essere la loro destinazione d’uso.
Sigillanti acrilici
Questi sono particolarmente adatti per sigillare:
- infissi;
- finestre;
- porte;
e tutto ciò che può riguardare:
- fessure e crepe nella muratura;
- restauro, ripristino e recupero edilizio.
Silicone acetico
Questi, che vengono venduti in cartuccia o blister, risultano essere particolarmente indicati per:
- bagni;
- sanitari;
- box doccia;
- cucina;
- vetri;
- serramenti;
- collettori solari;
- impianto di condizionamento;
- lucernari;
- serre in vetro.
COME ELIMINARE
Un’utile metodo per eliminare il silicone su ognuna delle sopra-elencate applicazioni, può avvenire inizialmente con un taglierino e una volta che i residui risulteranno essere secchi potrà essere utilizzato un solvente, alcol etilico, acquaragia e aceto da cucina.
Ora che hai una conoscenza su quello che possa essere il silicone sigillante nelle sue caratteristiche chimiche, nella sua corretta applicazione, nella sua destinazione d’uso non ti resta che scoprire i nostri prodotti della Sika Spa.